La Scienza: le prime immagini del nuovo telescopio Webb
- Flavio Barbaro
- 18 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Le primissime immagini del JWST (James Webb Space Telescope) sono una conferma più che valida del riuscito investimento della Nasa: anche se si tratta solamente di cinque immagini, ciascuna di esse porta con sé una scoperta più o meno importante, e alcune sono addirittura innovative rispetto al lavoro del predecessore Hubble.
Alle 13.20 del natale 2021 viene lanciato in orbita il telescopio spaziale James Webb (JWST) a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, in orbita attorno al Sole. Il progetto prevede che rimanga lì per almeno vent'anni.
Mentre Hubble (HST) si avvia al decadimento orbitale controllato dopo trent'anni di servizio e di immagini stupende, il JWST scatta le sue prime immagini (grazie al suo specchio modulare, formato dai suoi già iconici diciotto esagoni gialli, creati per combattere il redshifting) a sette mesi dal lancio e il 12 luglio viene diffusa la prima immagine: un campo profondo con lo spazio più lontano mai visto dall'uomo.
1. Campo profondo

L'ammasso di galassie SMACS 0723, al centro della foto, di per sé dista circa 5,12 miliardi di anni luce, ma grazie all'effetto della 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 (la massa delle galassie e della materia oscura devia la luce creando una sorta di 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦 che aiuta il JWST) si riescono a vedere delle galassie (quelle attorno, di forma allungata) che distano 13 miliardi di anni luce e che quindi appartengono ad un universo giovanissimo.
2. Quintetto di Stephan

Questa immagine è stata creata ricomponendo tra loro quasi 1000 file d'immagine separati. Questa foto ci fornisce dettagli inediti, da cui ricaviamo informazioni sul comportamento di determinate galassie, ad esempio sulle interazioni fra di loro. Per le quattro galassie più a destra, è abbastanza chiaro (basti vedere le onde d'urto dello schianto di NGC 7318B), mentre per quella più a sinistra non molto: infatti, sebbene a noi sembri vicina al resto del "quintetto", mentre le altre distano 290 milioni di anni luce, questa ne dista solo 40.
3. Nebulosa Carina

Forse una delle immagini più belle di quelle immortalate dal JWST, sebbene già nota attraverso HST. Ciò che sembra una "𝘴𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘳𝘰𝘤𝘤𝘪𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦" non è altro che il confine di una nebulosa, più precisamente la ragione NGC 3324, erosa dalle radiazioni di giovani stelle appena nate.
4. Spettro di WASP-96 b

L'infografica mostra i risultati dello spettro eseguito dal JWST sull'atmosfera dell'esopianeta gigante WASP-96 b. Lo spettro viene realizzato confrontando la luce che è assorbita dall'atmosfera e quella che non è assorbita. Osservando le varie quantità di lunghezze d'onda (nella foto 141) assorbite, si riesce a capire quale elemento chimico sia contenuto nell'atmosfera. Qui il fatto interessante: si riscontrano delle nubi di vapore acqueo, azzardando un'analogia di Sole e Terra con WASP-96 (stella) e WASP-96 b (esopianeta).
5. Nebulosa Anello del Sud

Quella che vedete qui è la nebulosa Anello del Sud, creata da una nana bianca, una stella come il nostro Sole che ha esaurito il proprio ciclo vitale e che ha interrotto la fusione nucleare.
In realtà il JWST ha diffuso due immagini: una eseguita con la NIRCam ed un'altra con il MIRI, due strumenti in dotazione al telescopio per captare due diversi tipi di infrarosso. In entrambe le foto si riescono ad individuare comunque dei dettagli inediti, come una galassia che si sovrappone nella parte alta a sinistra.
Di Flavio Barbaro
Immagini: NASA
molto bello, la voce cortonese non mi delude mai.
sono un vostro grande fan.