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I musicisti della Voce

Edoardo Bettacchioli, Samuele Talli e il direttore Flavio Barbaro si esibiranno all’evento di Notte a Teatro: anche noi portiamo “la nostra musica”


Come sappiamo, venerdì 20 maggio si terrà Notte a Teatro, l’evento musicale che va avanti ormai da sedici edizioni e che coinvolge gli studenti di tutto l’Istituto Signorelli in esibizioni musicali al Teatro ogni fine di maggio. Per due anni il Covid ha fermato i lavori, ma i giovani studenti-artisti hanno dimostrato di avere ancora qualcosa da mostrare, segnando ben 23 iscrizioni all’esibizione. La direzione dell’evento è in mano alla ormai collaudata esperienza del professor Romano Scaramucci, ideatore dell’iniziativa, che segue i ragazzi dalla proposta fino all’esibizione.


Flavio Barbaro ed Edoardo Bettacchioli presentano le loro esibizioni.




La strana redazione


La Voce Cortonese è un giornale che nasce dalle forze di alcuni studenti del liceo classico di Cortona, e quindi si vede inevitabilmente coinvolta nelle iniziative scolastiche, non solo dal punto di vista della cronaca e delle dinamiche di queste, ma anche dal punto di vista della partecipazione, singola o di gruppo, dei nostri redattori. Questo è uno di quei casi.


In redazione amiamo tutti la musica (sebbene magari con sfaccettature differenti), e quasi tutti sappiamo suonare uno strumento, il che, oltre all’essere liceali, ci rende dei candidati per l’evento. Sarebbe adatto raccontare di come, inevitabilmente, le riunioni di redazione a casa di qualcuno con un pianoforte, finiscano sempre in delle discussioni musicali, nell'ascoltare un brano nuovo o nel suonare semplicemente qualcosa e poi mettersi al lavoro. Una strana redazione.


Solo io ho già partecipato all’evento in passato, ma posso dire di lavorare con ragazzi bravissimi in quello che fanno: non solo Samuele ed Edoardo, rispettivamente al violino e al pianoforte, che parteciperanno all’evento, ma anche chi non parteciperà e ci seguirà dal pubblico, come Vittoria e Francesca, entrambe pianiste. Solo Filippo è escluso da questa lista, ma recupera questa sua “mancanza” con tutta la dedizione che ripone negli articoli: le interviste in merito sono sotto la sua direzione!


di Flavio Barbaro



Le esibizioni

I nostri redattori introducono le proprie esibizioni.


Edoardo Bettacchioli

In occasione di Notte a Teatro, insieme alla ballerina Elisabetta Farsetti abbiamo pensato di portare un numero che potesse racchiudere al suo interno la danza, il canto e la musica di un'altra generazione. Abbiamo scelto per questo il meraviglioso brano di Bob Thiele e George Weiss What a wonderful world, interpretato per la prima volta da Louis Armstrong e divenuto un vero e proprio classico della musica americana del secolo scorso. Dopo aver sentito una versione rivisitata in chiave pop moderna del brano, realizzata dal duo inglese di musica elettronica Honne, abbiamo pensato che si adattasse magnificamente a una coreografia interamente ideata da Elisabetta. Nel corso degli ultimi due mesi ho lavorato alla base strumentale del brano. È stato un lavoro impegnativo sia dal punto di vista coreografico per Elisabetta, sia da quello musicale per me: vi auguriamo, e ci auguriamo, che venerdì sera possiate emozionarvi di fronte a un brano di una tale bellezza, adatto come non mai alla situazione che alcuni paesi in questo momento stanno vivendo. Per quanto riguarda l'esibizione di me e Samuele Pagani assieme ai nostri padri, a Notte a Teatro avremo modo di farvi ascoltare due delle canzoni alle quali siamo maggiormente legati. Da una parte Rio Frio composta dal chitarrista Chuck Loeb e resa (poco, purtroppo) celebre dall'orchestra Metro Express. Il brano sarà preceduto da una breve introduzione di pianoforte e batteria costituita dal brano Blackbird composto da John Lennon e Paul McCartney in una versione strumentale arrangiata dal comico e jazzista italiano Checco Zalone insieme al celebre pianista Stefano Bollani. Dopo due brani come questi, concluderemo la nostra esibizione con il brano The chicken del celebre bassista fusion Jaco Pastorius, con il quale, ne siamo sicuri, vi faremo davvero divertire! Attraverso questi due brani più introduzione, vi vorremmo introdurre nel nostro mondo musicale, presentandovi brani non necessariamente celebri ma, secondo noi, degni di essere conosciuti da coloro che saranno presenti venerdì sera.


Flavio Barbaro e Samuele Talli

Il nostro è un brano dalla storia abbastanza particolare. La melodia è ripresa dalla colonna sonora di un videogioco, chiamato Papers Please, ma se si ascolta il brano originale di Lukas Pope (che è anche autore del gioco) si sente che è composto in 8-bit, con una linea melodica abbastanza semplice e di nemmeno un minuto, un po’ come se si ascoltasse la melodia di Super Mario o di Sonic. Qualche anno fa decisi di riscrivere da zero la partitura di questa colonna sonora, con l’intento di renderla orchestrale e di trasmettere il messaggio che effettivamente si celava dietro quelle poche note: una storia. Una volta fissate le idee e terminata la composizione, ho trovato dapprima la disponibilità, poi l’entusiasmo e infine la conoscenza non indifferente di Samuele Talli, che oltre ad essere curatore della nostra rubrica scientifica, è anche un violinista di grandi capacità.

La vicenda che narra il brano è la seguente: seppur attraverso le note e senza alcuna parte cantata, la musica ci racconta la storia di un ispettore della Berlino Est degli anni ‘60, posto a capo di un presidio lungo il Muro e della sua fuga a seguito di una voce di tradimento. Il brano è suddiviso in tre tempi: il primo è intitolato Propaganda, poiché si apre con una marcia trionfale, che si gonfia e si rilassa con crescendo e diminuendo, dove i picchi stanno ad indicare e a ricordare il senso di pesantezza e di goffaggine di una propaganda pubblicamente finta, proprio come lo era quella dell’epoca, in un mondo dove non passavano abbastanza notizie da sapere cosa succedesse al di là del mondo, ma abbastanza da sapere che quello che succedeva nella propria metà era contraddittorio. Nelle parti più tranquille della marcia invece si intende alludere ai passi dell’ispettore, tutte le mattine sempre gli stessi e sempre prive di qualsiasi vitalità: ordine, burocrazia e disciplina, ma non c’è vita.


Il secondo tempo è intitolato Dubbio, perché è qui che nella storia si introduce la voce di tradimento nei confronti dello Stato, con l’accusa di collaborazione con i gruppi sovversivi. Il tempo è suddiviso in due parti: la prima è la parte in cui il protagonista viene a conoscenza di tali diceria in seguito ad una visita di un commissario, che gli preannuncia il processo; la seconda parte è caratterizzata dai forti che segnano la rabbia del momento in cui torna a casa, che si conclude con la sospensione finale, che simboleggia il dubbio più importante di tutti: scappare? Una fuga?


Il terzo tempo è proprio la Fuga. Un ritmo molto veloce, dove il violino sovrasta con sfoghi esasperati e dove il pianoforte batte il ritmo di una corsa senza fine, di un esilio volontario, tentando di nascondersi agli occhi di un vero e proprio Big Brother, con i propri figli e la propria moglie, a bordo di un treno. Il finale del terzo tempo, nonché finale del brano, è tremendamente aperto, e sebbene sia ben definito tecnicamente, non lo è dal punto di vista dell’interpretazione: non indica alcuna fine, né lieta, né tragica.


Si preannunciano grandi note a questa edizione di Notte a Teatro. Vi ricordiamo che l’evento inizia alle 21.00, e per la partecipazione è necessaria la prenotazione.


di Flavio Barbaro e Edoardo Bettacchioli



2 Comments


DAVVERO BELLO

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MOLTO BELLO,VERAMENTE MOLTO BELLO.

COMPLIMENTI!😀

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LA VOCE CORTONESE

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Crediti per la musica del podcast:

The Travelling Symphony by Savfk | https://www.youtube.com/savfkmusic
Music promoted by https://www.free-stock-music.com
Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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