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Una decisione urbanistica insufficiente

La continuazione dei lavori nel sito di costruzione della ex-Maialina è sicuramente un punto di distacco dal periodo di fermo che ha preceduto l'annuncio dell'inizio dei lavori. In questo progetto sono state effettuate delle rivalutazioni sulla base di componenti meccanicamente competenti, ma non si può dire lo stesso di quelle sociali, poiché in tutto questo, i giovani vengono dimenticati.


Come citato nel documento emanato dal Comune di Cortona in data 29 luglio, il parco sarà un luogo per rilassarsi e per poter fare passeggiate ma anche per poter far giocare i bambini. Questo è sicuramente un atto urbanistico che non prende in considerazione la fascia degli adolescenti che abita ed interagisce in Camucia e che costituisce la base viva di un problema persistente e molto più grande della singola conurbazione: lo spopolamento giovanile della città di Cortona e, più in generale, del suo comune. La riqualificazione della frazione di Camucia non è costituita da una singola azione, né da un singolo cambiamento urbanistico, ma è parte di un piano più grande, il quale però non ci è stato presentato in alcun modo ed il quale è, per ora, basato sulle prospettive che la Giunta potrebbe avere nei mesi a venire e quindi, possibilmente, andando mai a comprendere dei cambiamenti sostanziali per arginare il fenomeno. Sebbene l'idea fosse già stata presentata in passato, dai primi mesi di attività della nuova amministrazione, non siamo ancora riusciti ad intravedere delle scelte che rimettano sostanzialmente in gioco le possibilità di Camucia, anzitutto dal punto di vista della componente giovanile, secondariamente anche sul piano economico, rivalorizzando il motore operativo dei servizi cortonesi.


La presenza di numerosi parchi nell'area di Cortona e di Camucia è ben attestata, ma al tempo stesso è percepibile come l'idea di base che ha accompagnato la costruzione e l'utilizzo di questi parchi non fosse diretta in primo luogo ai giovani adolescenti, bensì ai bambini ed alle famiglie, ed in questa passata esigenza il Comune è riuscito ad adempiere ottimamente al suo compito, ma a breve distanza di tempo dalla ultima modernizzazione di uno degli ultimi parchi si dovrebbe considerare un piano alternativo, non solo che escluda l'aggiunta di spazi dedicati ai più piccoli ma che incrementi la ristrutturazione e la modernizzazione di quelli già esistenti, oltreché la creazione, necessaria e fondamentale, di un'idea di spazio per la fascia di adolescenti che sempre più esclude la frazione stessa ed il Comune dalle proprie mete serali, intaccando così immagine ed economia, in modo sistematico e socialmente negativo.


Cortona, come tutte le frazioni del suo territorio ha bisogno di un modello urbanistico equiparabile a quello di città come Castiglion Fiorentino e Castiglione del Lago, sulla linea di Arezzo e che sia soggetto costantemente a migliorie, oltreché al continuo e costante dialogo con parti competenti urbanisticamente, socialmente (come i lavoratori, le famiglie e gli studenti) ed economicamente.


Se facente parte di un piano urbanistico non di lunga durata, che non tiene conto delle parti sociali e prospettiva di riqualificazione solamente in chiave di frazione affluente di un'economia più grande, allora la continuazione della ex-Maialina è un atto urbanistico insufficiente.



Flavio Barbaro


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LA VOCE CORTONESE

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Crediti per la musica del podcast:

The Travelling Symphony by Savfk | https://www.youtube.com/savfkmusic
Music promoted by https://www.free-stock-music.com
Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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