Coronavirus, situazione attuale
- Redazione
- 25 feb 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 15 mar 2020
L'Italia è stata travolta in questi ultimi tempi dalla diffusione del nuovo coronavirus (COVID-19, anche noto con il semplice nome di Coronavirus) con numerose conseguenze primamente sanitarie ed in secondo luogo sociali importanti. Il territorio di Cortona e della provincia di Arezzo non è rimasto immune da discussioni ed atti rappresentativi della situazione nonostante, nel momento in cui questo articolo viene scritto, non ci siano casi di contagio riscontrati nella provincia di Arezzo.
Alcune informazioni
Ecco alcune informazioni tratte dal sito del Ministero della Salute:
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-- e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

I sintomi.
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Alcuni link utili per le informazioni a proposito sono i seguenti:
Ministero della Salute - Nuovo coronavirus: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Comune di Cortona - Sezione comunicati stampa: http://www.comunedicortona.it/il-comune/staff-del-sindaco/ufficio-comunicazione/comunicati-stampa
Regione Toscana: https://www.regione.toscana.it/home
Toscana Notizie: https://www.toscana-notizie.it
I numeri telefonici importanti
Il Ministero della Salute consiglia di contattare il 112 o il 118 solo in caso di necessità e non per ottenere informazioni. Informa, inoltre, di alcune disposizioni prese a livello nazionale per le regioni colpite:
La protezione civile invita a recarsi nei pronto soccorso o nelle strutture sanitarie e a chiamare i numeri di emergenza soltanto se strettamente necessario.
Le Regioni hanno attivato numeri verdi dedicati alle popolazioni dei territori dove si sono verificati i casi di nuovo Coronavirus per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento del contagio.
Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta, inoltre, invitano a non recarsi presso gli studi e gli ambulatori in caso di sintomi respiratori (raffreddore, tosse, febbre), ma a contattarli telefonicamente.
Numero verde per la Toscana: 800 55 60 60.
Numero di pubblica utilità del Ministero della Salute: 1500.
Situazione nel territorio
In data 24 febbraio l'assessore del comune di Arezzo per la Sanità Lucia Tanti ha pubblicato un video in cui annunciava i diversi provvedimenti presi dalla provincia di Arezzo in merito, prima di tutto all'ospedale San Donato (in seguito anche ad un incontro con l'ASL, comunicato in un messaggio vocale successivo) il quale è stato modificato nella struttura per facilitarne l'accesso e l'utilizzo, anche se non si registrano casi di contagio nella città aretina, come nel resto della provincia. Una misura, quindi, di prevenzione.
Il calendario degli incontri comunicati dall'Assessore è stato il seguente:
Ore 8.00 - Comune di Arezzo: Riunione
Ore 12.00 - Comune di Arezzo: Riunione
Ore 15.00 -Firenze: Incontro con i sindaci ed il presidente della regione Toscana
Comunica poi l'arrivo in provincia dei distributori di materiale igienizzante che saranno collocati poi nei vari luoghi pubblici quali scuole e centri di aggregazione sociale; consiglia inoltre la tranquillità a tutta la cittadinanza, probabilmente essendo a conoscenza dei sovraffollamenti dei supermercati e degli scontri che sono avvenuti per contesti futili tra cittadini aretini.
In un messaggio vocale successivo ha poi continuato avvertendo i cittadini che fino a questa sera (25 febbraio) non ci possono essere notizie generali, quindi attendibili e veritiere. Invita quindi a diffidare delle notizie riguardanti la sospensione di iniziative ed attività.
Ammonisce poi la probabile autonomia di qualsiasi decisione presa in ambito comunale e provinciale, probabilmente riferendosi al caso di Cecina.
Tutte le decisioni devono essere prese, come minimo, in ambito regionale. Meglio se nazionale.
Nel resto del messaggio ribadisce gli aspetti marcati nel primo video.
Il vertice a Firenze del 24 febbraio
Il vertice comunicato dall'Assessore non sarebbe il primo tenutosi in materia. Ce ne sarebbe stato un altro in data 24 febbraio, sempre a Firenze, al cospetto del prefetto di Firenze, Laura Lega. Nel resoconto emesso in seguito non si è parlato però di chiusura delle scuole, ma solo di provvedimenti da prendere in corrispondenza delle indicazioni del Ministero dell'Istruzione e del Ministero della Sanità. Il sindaco Alessandro Ghinelli avrebbe posto, insieme a molti altri sindaci della regione, un fermo fronte per la chiusura delle scuole nel territorio.
Altri eventi degni di nota
Nella provincia si sono riscontrati molti casi di panico e di paura nei confronti della nuova malattia. Si va dall'assalto ai supermercati, alle violenze in luoghi pubblici fino alla diffusione di fake news in merito, sia riguardo alla malattia stessa, sia riguardo alle persone che devono comunicare in merito (esempio: fingersi un sindaco, un assessore per comunicare la chiusura delle scuole), sia a riguardo di imprese e di luoghi di interesse pubblico (vedi scuole e supermercati). Atto patetico è stato il furto delle mascherine protettive, ripetuto a distanza di pochi giorni dal precedente, dall'ospedale San Donato.
Ci sono però anche casistiche serie, come le disposizioni sanitarie adottate nei pressi dell'ospedale di Arezzo, la chiusura alle società sportive della palestra del Liceo scientifico "F. Redi", la notifica, da parte dei sindacati che rappresentano i conducenti dei mezzi pubblici toscani, che riguarda la distribuzione di mascherine e disinfettanti per gli autisti, oltre che la sanificazione straordinaria dei mezzi.
Fonti: Arezzo Notizie
E.B. e G.B.
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