Ma il cielo è sempre più blu?
- Redazione
- 11 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Da uno spiraglio di solitudine, vuoto, assenza e isolamento ai ritrovamenti tanto attesi e desiderati; ecco che lo stesso quadro con gli stessi soggetti, gli stessi colori e la stessa ambientazione torna a dipingersi dell’assetto originale.
Cominciano ad essere tracciate infatti le prime pennellate di speranza che ritraggono volti finalmente più sollevati, illuminati di un ritrovato bagliore di serenità. Il silenzio che per due lunghi mesi ha costituito una delle poche compagnie degli italiani viene improvvisamente rotto dalle prime voci di chi è potuto tornare a respirare fuori casa. Indipendentemente dai luoghi, dai tempi e dai modi, la base rimane per tutti la stessa: c’è voglia di ripartire e prima che sia troppo tardi. Già da qualche tempo i primi segni di insofferenza: difficoltà economiche che schiacciano sotto il loro insostenibile peso cittadini e attività lavorative, senza contare inoltre il forte desiderio per gli amici e per i cosiddetti “congiunti” di rivedersi.
Ma per fare questo è chiaramente necessaria la sicurezza. Molte le misure fin ora attuate per diminuire la curva del contagio e numerosi i decreti emanati a riguardo durante questo periodo di isolamento, ma finito il lock-down? Cosa succederà una volta che saranno totalmente terminate le restrizioni e che ci sarà concesso di immergerci di nuovo nella vecchia realtà? Domanda, questa, a cui molti stanno tentando di rispondere, senza però avere sulla carta niente di deciso o sicuro: di fatto l’intera nazione attende ancora un responso. La lunga quarantena ha sicuramente reso gli italiani più consapevoli e responsabili, ma già con le poche libertà in più concesse a partire dal 4 Maggio i cittadini hanno ricominciato a comportarsi come prima, dove più e dove meno ragionevolmente. Di cambiamenti, però, ce ne sono stati e ulteriori novità continueranno a contraddistinguere questo 2020 nella tanto attesa ripartenza. Sarà probabilmente necessaria ancora a lungo l’attuazione di alcune importanti misure restrittive che hanno rivoluzionato l’assetto del nostro Paese e che potrebbero forse diventare fisse; distanziamento sociale, obbligatorietà di indossare guanti e mascherine e maggiore attenzione soprattutto all’interno di luoghi chiusi. Molte delle abitudini acquisite a causa della situazione di emergenza persisteranno e saranno pian piano automatizzate a tal punto da considerarle normali. Saremo catapultati inconsapevolmente in una realtà diversa, profondamente cambiata a seguito della catastrofica pandemia che si è oramai diffusa a livello mondiale. E noi, in quanto uno degli stati più colpiti sotto il fronte non solo sanitario, ma anche economico, dovremo essere in grado di dimostrare quanto questa tragica calamità ci abbia fortificati, portando un significativo esempio di unità e collaborazione nell’ottica di una sicurezza sempre maggiore a livello sanitario. Tutti gli italiani attendono con trepidazione la ripresa che si tramuterà però piuttosto in una vera e propria partenza; ci ritroveremo all’inizio di una nuova avventura, costretti a ricominciare da capo, ognuno con le proprie forze, segnati da questa terribile epidemia.
A.C.
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