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Parliamo di Memoria

Nella giornata del 27 gennaio si ricordano tutte le vittime dell'Olocausto ad opera della forza distruttrice nazifascista in tutta Europa.


Durante la quarantaduesima riunione plenaria delle Nazioni Unite viene indetta la Giornata della Memoria, scegliendo come giorno quello del 27 gennaio, cioè la data in cui i carri armati dell'Armata Rossa entrarono nei cancelli di Auschwitz per effettuare la liberazione. L'Italia però riconosce questa data già con la legge numero 211 del 2000, con le seguenti parole:

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere".

Anche nel territorio cortonese si sono realizzate diverse iniziative: la prima è quella promossa dal Comune di Cortona, intitolata "Giornata della Memoria: Intolleranza, persecuzioni e genocidi attraverso la testimonianza del cortonese Renato Mariotti", nei quali si raccontano le esperienze del deportato di Mauthausen, Renato Mariotti, scomparso nel 2015. Si può trovare la diretta al seguente link: https://youtu.be/w0fhoPWYr-A.


Un'altro progetto importante nel nostro territorio è il video realizzato dai ragazzi dell'Istituto Signorelli, con la stretta collaborazione del Liceo Artistico, intitolato Oltre il confine dell'uomo, dalla durata di cinquanta minuti circa e disponibile su Youtube.




COMMENTO DEL DIRETTORE

"Affinché simili eventi non possano mai più accadere", parliamo di Memoria

La Memoria è uno dei fattori più importanti nella costituzione di una nuova generazione consapevole.


Il fatto che in questo evento vengano convolte sempre di più le nuove generazioni è un fattore da non sottovalutare e da prendere in considerazione in maniera attenta e continua: l'attuale ceto studentesco costituito, non possiede la coscienza di classe di nessun altra generazione, poiché il tempo non permette di vivere in maniera diretta, come decenni fa, quegli episodi; allo stesso modo non sono vivibili come coloro che sono figli di quel tempo, vale a dire i nostri attuali padri e madri.

Ma ciò non deve essere inteso come una letterale e categorica impossibilitazione ad una nuova interpretazione, che metta insieme tutti i frammenti della morale comunitaria ed attenta che i nostri nonni ed i nostri genitori hanno lasciato fino a qua, perché i giovani sono capaci di una presa pragmatica e pratica della questione, sono capaci di estromettere i totalitarismi a prescindere, di cancellare qualsiasi traccia di intolleranza, ed in questo modo devono essere indirizzati. La Giornata della Memoria è una ricorrenza fondamentale per poter comprendere gli errori della storia, delle parti in cui il tempo si ferma ed è necessario solo trasmettere il silenzio dell'intera generazione che anno dopo anno osserva la vergogna del mondo.


Il termine "memoria" è particolare, poiché sono ormai tante le persone che non possono ricordare un periodo che non hanno mai vissuto: è un fatto straordinariamente collettivo, poiché ha una visione futura della questione, il trasmettersi di uomo in uomo la testimonianza, che ora abbiamo ancora la possibilità di sentire dalle voci stesse, che in quei campi furono stroncate, straziate e messe a tacere. I giovani ricorderanno come lo hanno fatto i loro genitori, sulle parole dei nostri nonni, che dobbiamo prendere come una coscienza collettiva, mobile, inframmentabile ed indissolubile. Deve essere forte, come forte deve essere la nostra parola a ricordo delle vicende, dei soprusi e delle atrocità commesse, forte come la nostra contrarietà ed assoluta inapertura all'intolleranza ed al nazifascismo.





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LA VOCE CORTONESE

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Crediti per la musica del podcast:

The Travelling Symphony by Savfk | https://www.youtube.com/savfkmusic
Music promoted by https://www.free-stock-music.com
Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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