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Storie cortonesi - Palazzo Casali, lo stemma distrutto ed il teatro mancante

Aggiornamento: 29 ott 2020

Un palazzo sotto gli occhi di tutti, mantenuto con la stessa importanza che assunse in epoche precedenti e che oggi vede decadute, il palazzo Casali rappresenta uno dei maggiori punti d'interesse in Cortona, sede anche del museo MAEC.


Il palazzo Casali, nel libro Cortona Antica di Alberto Della Cella, assume un ruolo di preminenza nell'elenco dei palazzi importanti della città, addirittura prima del palazzo comunale.


Da quello che possiamo leggere di può dichiarare che il palazzo è stato costruito nel XIII secolo, imprimendo un pronunciato stile architettonico prettamente medievale che ancora oggi contrasta con le sezioni restaurate o costruite nel XVII secolo, tra cui anche la facciata.

Il fronte infatti è stato disegnato da Filippo Berrettini e cominciato nel 1613, il tutto attestato da una scritta che oggi non è più ben visibile, la quale, al giorno d'oggi, recita:

[...] E PRAETORI INSTAURATUM COSIMI SECUNDI* [...]

*Le parole in arancione sono le parole originali supposte da Della Cella.


Lo stesso salone che accoglie i visitatori del MAEC e che porta alla biblioteca è di epoca seicentesca, poiché, oltre a non essere completo nelle epoche precedenti, le rampe di scale (che prima del '600 sarebbero state scoperte) erano disposte in maniera differente. Sopra il portone si trovava uno stemma mediceo, scolpito dallo stesso Filippo Berrettini, caduto però in frantumi anni dopo, senza trovare restauro.

Il lato che dà sulla via del Duomo è di epoca medievale, ed in questo passo del libro Della Cella effettua un'aspra critica alla scelta architettonica, recente relativamente al suo tempo, di costruire volgari finestre e porte che non hanno parentela di sorta coi precetti dell'architettura. Una critica aspra, ma probabilmente giusta e ben fondata in prospettiva della salvaguardia di un architettura molto importante in un contesto culturale, per quanto riguarda i secoli a noi precedenti, e turistico, per i periodi che hanno caratterizzato la modernizzazione e la successiva internazionalizzazione del territorio.


Una parte importante del palazzo Casali è sicuramente la raccolta di stemmi che sono stati affidati alla pubblica vista dal XIV secolo in poi, fino alla fine del XVII. Della Cella ne conta sessanta nel muro esterno laterale, diciannove nell'atrio, cinquantuno nel cortile e sedici nel salone, insieme a tutti quelli che si trovano nelle varie sale del palazzo.


Quella che fu la sede dei Signori di Cortona ed appoggio per il Governo fiorentino, specie quello mediceo, possedeva anche un teatro.

Il teatro era posizionato nella sala chiamata del Biscione, poiché per anni avrebbe contenuto lo stendardo di Giovanni Visconti, del quale lo stemma era, appunto, una biscia. Accanto alla sala del teatro si trovava la Cappella dei Condannati, costruita per i carcerati cortonesi, la quale è stata più volte venduta e rivenduta tra l'Accademia ed il Granducato di Toscana, trattativa in cui erroneamente si fa il nome della sala del Teatro, rimasta intatta fino alla sera del 26 febbraio del 1511. In questa data infatti il teatro cadde e causò molteplici morti, obbligando al restauro immediato; a quest'ultimo seguì una ricostruzione completa nel 1666, facendo anche ridipingere il teatro da Bartolomeo Rossi da Firenze e le scene da Castellucci d'Arezzo. Il teatro della sala del Biscione venne demolito a metà del XIX secolo e ricostruito sull'area della distrutta chiesa di Sant'Andrea, terminato nel 1857.


Castellucci d'Arezzo, il pittore che dipinse le scene del teatro, potrebbe essere, secondo Della Cella, Salvi Castelluccio, lo stesso pittore dell'Annunciazione nella vecchia sala delle udienze della Pretura (datato 1633) e del San Giovanni nella cappella del sacramento del duomo.


Al tempo di Della Cella, al pian terreno, nel lato che guarda la piazza, risiedeva il Monte Pio di Cortona.


Fonti: Cortona Antica (di Alberto Della Cella, Cortona, Tipografia Sociale, 1900)


Flavio Barbaro




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LA VOCE CORTONESE

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Crediti per la musica del podcast:

The Travelling Symphony by Savfk | https://www.youtube.com/savfkmusic
Music promoted by https://www.free-stock-music.com
Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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